Tra le mansioni del management aziendale c’è senza dubbio quello di definire un’organizzazione orientata al miglior risultato in termini di efficacia (obiettivi) ed efficienza (costo).
Qualcuno di voi resterà sorpreso, ma il concetto di “organizzazione” può impattare anche su quelle che sono le responsabilità (penali) di un’impresa. In che modo? Ebbene da più parti si chiede sempre più spesso di responsabilizzare le imprese, in termini di controllo e prevenzione, affinché al proprio interno non vengano commessi reati.
Nello specifico, tra le norme giuridiche troviamo l’art. 102 del Codice Penale, che recita quanto segue:
“Se in un’impresa, nell’esercizio di attività commerciali conformi allo scopo imprenditoriale, è commesso un crimine o un delitto che, per carente organizzazione interna, non può essere ascritto a una persona fisica determinata, il crimine o il delitto è ascritto all’impresa. In questo caso l’impresa è punita con la multa fino
a cinque milioni di franchi”.
In modo molto chiaro viene detto che se non è identificabile l’autore materiale del fatto, paga per suo conto l’impresa (responsabilità oggettiva). Molto probabilmente l’autore materiale del fatto non risulta identificabile quando l’azienda non si è dotata di strumenti organizzativi (es: mansionari, procedure e attività
registrate). L’errore di manipolazione avvenuto qualche anno fa presso l’Ospedale Civico di Lugano e che portò ad un’infezione accidentale di epatite C di alcuni pazienti, è un esempio lampante di questo nuovo approccio giuridico: in Tribunale fu chiamato il Direttore Generale, poiché l’ospedale non era stato in grado
di identificare con sicurezza l’autore dell’errore.
Inoltre sempre l’articolo 102 continua affermando che:
“Se si tratta di un reato ai sensi degli articoli […], l’impresa è punita a prescindere dalla punibilità delle persone fisiche qualora le si possa rimproverare di non
avere preso tutte le misure organizzative ragionevoli e indispensabili per impedire un simile reato”.
Riassumendo: l’azienda non deve solo avere sotto controllo “chi fa cosa”, ma anche attivarsi in modo pro-attivo, per evitare l’evento dannoso, per esempio adottando un’analisi dei rischi e momenti di controllo nei protocolli aziendali da rispettare. Un motivo in più per occuparsi seriamente degli aspetti organizzativi della nostra azienda!
Articolo apparso sulla rivista della SSIC Società Svizzera Impresari Costruttori
6/2019 Metrocubo Dicembre
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