Può esistere una cultura in cui vi sia una reale responsabilizzazione del personale? La risposta è affermativa e si chiama empowerment. Cos’è l’empowerment? Il celebre autore americano Ken Blanchard sostiene che “L’empowerment consiste nel liberare il patrimonio di conoscenze, di esperienze e motivazione che è già presente nei collaboratori, ma è fortemente sottoutilizzato.“
Alcuni studi hanno infatti dimostrato che nelle organizzazioni il potenziale umano, la capacità delle risorse umane, è utilizzata nelle misura di circa il 30%. Se davvero fosse così, perché accettiamo la scarsa capacità produttiva delle persone? Ma cosa significa e come si può introdurre una cultura dell’empowerment in un’organizzazione? Esistono tre chiavi che consentono di creare empowerment all’interno di una organizzazione: la condivisione delle informazioni, la capacità di rendere i collaboratori autonomi all’interno di confini definiti ed infine lasciare che i team sostituiscano la gerarchia. Condividere le informazioni significa mettere a disposizioni dei collaboratori tutte le informazioni utili comprendere il business. Mettere in comune le informazioni (positive ma anche negative) permette al leader di conquistarsi la fiducia dei collaboratori. Al contrario, la mancanza di informazioni non consente di agire in maniera responsabile.
Sembrerà un paradosso, ma nonostante l’empowerment preveda l’abbattimento di molte sovrastrutture gerarchiche, è necessario che i leader impongano in una prima fase una grande strutturazione. Il bisogno di autonomia deve crescere all’interno di confini inizialmente ben definiti. E questi confini sono le regole, le procedure, i riferimenti, i report, e sono questi confini che determinano cosa i collaboratori possono o non possono fare e come devono agire. Nell’empowerment poi le strutture avranno come compito quello di far conoscere ai lavoratori l’ambito di autonomia entro il quale possono decidere, il loro “spazio di manovra”.
Infine, la terza chiave dell’empowerment è la sostituzione graduale della vecchia gerarchia di ruolo e funzioni con i team auto-diretti. Oggi la complessità del business fa si’ che nel prendere decisioni i team siano più efficaci dei singoli individui in situazioni complesse. I team responsabilizzati, auto-diretti non si limitano a proporre idee ma sono attivi nel prendere decisioni e responsabili nell’implementarle. Questa dimensione del team rende il processo di formazione molto impegnativo e anche i leader devono imparare a lavorare con questi team ad elevata performance. Introdurre una cultura dell’empowerment significa coinvolgere i collaboratori nel miglioramento continuo delle performance, dell’efficienza, della qualità; significa renderli partecipi nella individuazione e soluzione dei problemi, consentendo loro di esprimersi al meglio e di liberare il proprio potenziale.
Siamo a disposizione per approfondire con voi il tema dell’empowerment e per verificare come tale approccio possa aiutarvi a migliorare le prestazioni dei vostri collaboratori.
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