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Gestione delle riunioni, quando il leader dovrebbe fare un passo indietro
Cosa può fare un leader per evitare che in una riunione tutti si adeguino al pensiero della maggioranza e che opinioni discordanti vengano (auto)censurate? Soprattutto se i membri del gruppo non sono caratterialmente molto forti, il comportamento del capo gioca un ruolo determinante.
Il leader (o il moderatore) dovrebbe esplicitamente invitare i membri del gruppo ad essere critici di fronte alle decisioni prese, oppure a portare idee innovative e contro-corrente.
Alcuni suggerimenti pratici:
- Su ogni tema dibattuto, i membri gerarchicamente più importanti dovrebbero esprimersi per ultimi.
- Una tecnica di moderazione usata per stimolare il dibattito critico è quella di dividere i partecipanti in piccoli gruppi, con obiettivi diversi e a volte opposti fra loro.
- Per combattere il fenomeno del groupthink (“pensiero di gruppo”, ovvero pressione del gruppo a raggiungere un consenso sull’opinione della maggioranza) , è inoltre utile nominare in modo ufficiale un “avvocato del diavolo”, con lo scopo dichiarato di mettere in dubbio e criticare le opinioni e le decisioni del gruppo.
- Richiedete dai partecipanti alla decisione una presa di posizione personale prima della riunione del gruppo (una breve e-mail è sufficiente).
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