Chi è più convincente nel rispondere ad una domanda delicata: chi “schiva l’oliva” in modo elegante o chi risponde onestamente ma in modo più goffo e meno elaborato? La riposta “politicamente corretta” dovrebbe puntare all’onestà e alla trasparenza.
Peccato, risposta sbagliata. Almeno secondo un recente ricerca compiuta negli Stati Uniti da Todd Rogers e Michael Norton, che ha indagato questo intrigante quesito, trovando che in realtà le persone apprezzano maggiormente interlocutori che rispondono con eloquenza, anche se poi non affrontano realmente la domanda posta.
Per esempio, i ricercatori ponevano la domanda a un (finto) politico: cosa pensa di fare per risolvere il problema dell’uso di droghe?” Il politico rispondeva “la ringrazio della domanda. Sono convinto che tutti negli Stai Uniti abbiano accesso alle cure mediche”: ovvio che egli non sta rispondendo alla domanda… Ma gran parte delle persone coinvolte nell’esperimento giudicavano positivamente il politico.
All’opposto, un politico che rispondeva direttamente alla domanda, ma in modo meno elegante e con delle titubanze, risultava meno appezzato. Morale (un po’ cinica…): gran parte delle persone nemmeno si accorge se la risposta data corrisponde alla domanda; se vi trovate in difficoltà nel rispondere ad una domanda “calda”, dite qualcosa in modo eloquente, convinto, anche se in effetti non state rispondendo alla domanda!
Un’arte che i politici di successo hanno imparato da molto tempo…..
Fonte: Rogers, Todd, and Michael I. Norton. “People Often Trust Eloquence More Than Honesty.” Harvard Business Review, no. 11 (November 2010)