Nell’esecuzione di progetti, si assiste spesso ad uno strano paradosso, che potremmo chiamare “il paradosso dell’ignoranza”. Che vuol dire?
Pensateci: la fase iniziale di un progetto o di un processo decisionale è il momento in cui la nostra conoscenza del sistema su cui interveniamo è minima (vedi figura).
Per esempio, se dobbiamo risolvere il problema dei troppi difetti in un prodotto, le fasi iniziali sono quelle nelle quali il problema è ancora confuso, poco chiaro, non abbiamo ancora raccolto i dati statistici, non sappiamo ancora quali sono i fattori coinvolti nel problema e che ruolo giocano.
Al contrario, la conoscenza di un sistema raggiunge il massimo al termine di un progetto.
Questo meccanismo di per sé logico rappresenta una trappola insidiosa: devo, infatti, prendere le decisioni più importanti proprio nel momento in cui la mia ignoranza del sistema è massima! Morale: dobbiamo prendere le decisioni più importanti quando sappiamo meno.
Cosa si può fare contro questa situazione?
Per esempio cercando di garantire spazio di manovra, posticipando talune decisioni; oppure “comprare conoscenza” all’inizio del progetto, sfruttando le conoscenze di un consulente o un esperto esterno che conosca bene le problematiche che dovremo affrontare nel progetto.
Il paradosso dell’ignoranza e l’importanza delle prime mosse.
In un progetto, le decisioni più rilevanti per i risultati e costi finali devono venir prese all’inizio, nelle prime fasi. Sfortunatamente, il livello di conoscenza che abbiamo sul sistema ha un andamento esattamente opposto: nelle prime fasi è minimo, conosciamo poco il sistema, poi migliora nel corso del progetto.
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