Assessment: non solo empatia….
Gli assessment (o Assessment Center) sono sempre più usati, nelle aziende private ma anche in molti enti pubblici (ospedali, polizia, esercito, Comuni, enti cantonali e federali,…). Il loro scopo è quello di individuare il complesso di caratteristiche attitudinali e comportamentali di un individuo, rispetto al profilo ideale di un ruolo organizzativo. Come? Attraverso una serie di prove, esercizi, simulazioni e test, tipicamente della durata di un giorno. Durante tutto l’assessment, ogni candidato viene valutato da due assessor specializzati, che redigono infine un rapporto riassuntivo delle caratteristiche e dei punti forti e deboli riscontrati.
L’obiettivo di un assessment è dunque quello di essere uno strumento predittivo, tanto è vero che le applicazioni più frequenti e tipiche riguardano la selezione (recruiting), ma anche l’analisi e la valutazione del potenziale in percorsi di carriera, entrambi processi che si fondano sulla necessità di capire se una persona può occupare con successo ruoli differenti, oppure quali sono i punti forti e deboli nel ruolo attuale.
Un problema che si osserva in certi assessment è che si concentrano troppo sugli aspetti “soft”: emozioni, comunicazione, empatia, ascolto, assertività, ecc. Ciò è dovuto al fatto che essi sono impostati e gestiti da psicologi. Ora, la dimensione psicologica è sicuramente importante e fondamentale per tutti i ruoli in un’organizzazione, ma non esaurisce il profilo personale, soprattutto in ambito aziendale.
Per aumentare il valore predittivo dell’assessment, è importante che anche le competenze gestionali e di metodo vengano testate: capacità di problem solving, di assegnare obiettivi, di gestione progetti, di gestione del tempo, gestione delle riunioni, capacità di comunicare e presentare dati in modo efficace. E per valutare queste competenze si rende necessaria la presenza nell’assessment di uno specialista di gestione aziendale, con una solida e concreta esperienza sul campo.
Per finire, segnaliamo che nei nostri assessment stiamo anche rivalutando i test sull’intelligenza razionale (il celebre QI…), per molti anni finiti nel dimenticatoio. Riteniamo che la capacità di interpretare dati complessi, di saperne trarre informazioni utili e di saper comunicare tali informazioni a colleghi e superiori sia una competenza molto importante per ogni persona che riveste un ruolo di responsabilità.
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